Rimini | Urbanistica, Federconsumatori ‘scomunica’ Codacons
Andrea Bascucci di Federconsumatori e Graziano Urbinati di Cgil rispondono alla posizione espressa ieri da Codacons rispetto alla variante al prg che intende tagliare del 40 per cento le potenzialità edificatorie sul territorio del comune di Rimini. Il Codacons sosterrà gli eventuali ricorsi da parte dei privati che si vedranno revocare diritti edificatori. “Ricordiamo che il Codice del consumo stabilisce che le associazioni dei consumatori sono “formazioni sociali che abbiano per scopo statutario esclusivo la tutela dei diritti e degli interessi dei consumatori o degli utenti”. E le legge è chiara nel precisare che consumatore ed utente è “la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta”. Ma oltre alla forma, anche la sostanza: è un tipo di consumo che non ci piace e non ci pare meritevole di essere difeso”, dicono Bascucci e Urbinati.
Secondo Federconsumatori e Cgil “le istanze cittadine” “esprimono chiaramente la necessità di riqualificare l'esistente (scuole, alberghi, monumenti, centro storico), offrendo un'occasione di rilancio economico e occupazionale, salvaguardando l'ambiente, la viabilità, la vivibilità del nostro territorio, a discapito della realizzazione di nuovi quartieri dormitorio, idonei solamente ad accrescere il numero già sbalorditivo ed inquietante di oltre 15mila appartamenti sfitti. Ridurre le aree edificabili e riqualificare l’esistente, che è la scelta che faticosamente l’amministrazione comunale di Rimini sta cercando di praticare, e che la maggioranza dei cittadini ha scelto, significa anche abbandonare la vecchia politica speculativa, basata sulla rendita e non sul lavoro”.